la più frequente malattia del dente
La Carie è la più frequente malattia del dente; ha decorso lento e progressivo senza nessuna tendenza a guarire spontaneamente. Comincia sotto forma di una piccola demineralizzazione sulla superficie dello smalto del dente e lentamente penetra prima nello smalto, poi nella dentina, infine, se non viene fermata, nella polpa dentale, fino a provocare la totale distruzione del dente.
Le cause che provocano la formazione della Carie sono principalmente: lo zucchero e la scarsa o superficiale igiene orale. Entrambi questi fattori favoriscono la formazione di una sottile pellicola che aderisce a denti e gengive: la PLACCA DENTALE (agglomerato di batteri e saliva).
La placca dentale, se non viene rimossa spazzolando regolarmente i denti, porta progressivamente alla formazione della Carie. Le Carie a seconda del grado di evoluzione possono essere distinte in 4 gruppi:
Carie di 1° grado: molto superficiali; interessano solo lo smalto e sono quindi indolore.
Carie di 2° grado: interessano anche la dentina; si ha dolore in seguito a stimoli di caldo/freddo e di dolce/salato.
Carie di 3° grado: è interessata anche la polpa; il dolore è fortissimo. Si può manifestare la contemporanea formazione di ascessi e granulomi.
Carie di 4° grado: hanno come esito la morte della polpa che, a seguito dell’infezione prolungata, va incontro a processi putrefattivi. Il dente, largamente compromesso non è più dolente e rimane il caratteristico cattivo odore della putrefazione. L’estrazione è oramai inevitabile.
La Prevenzione tramite una corretta Igiene Orale è l’unica arma per combattere la Carie.
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